sabato, Aprile 20, 2024
Editoriale

Nel segno della comunicazione

Ho sempre amato la scuola. L’ho sempre amata, da quando ho indossato grembiulino e fiocco rosa e la maestra mi ha trasportato nel magico mondo delle tabelline e delle coniugazione verbali.  Ho continuato  ad amarla poi,  quando mi sono ritrovata studentessa liceale in equilibrio tra poesia, perifrastiche ed integrali.

Ho frequentato il liceo alla fine degli anni ’80,  ho avuto la fortuna di incontrare professori preparati e capaci, qualcuno addirittura determinante per le mie scelte future. Nonostante ciò , frugando tra i miei ricordi, sono abbastanza sicura di aver trascorso i miei cinque anni di liceo esclusivamente a raccogliere appunti, ad incamerare nozioni, a sviluppare un metodo di studio. Non ricordo però  di essere mai stata incoraggiata a fare un discorso in pubblico, a gestire in modo autonomo e responsabile un compito assegnatomi; non ricordo di aver fatto tutoring o di essermi sentita parte integrante e consapevole di un gruppo di giovani desiderosi di affrontare il mondo con grinta e determinazione.

Ma ho amato la scuola al punto tale da esserci ritornata in qualità di insegnante. Sono una docente dell’ITT “Majorana” di Milazzo. Ho la possibilità di apprezzare  la scuola del 2000: una scuola che stimola, responsabilizza, incoraggia, sviluppa spirito critico e senso pratico; una scuola che scopre talenti, potenzia le eccellenze, recupera chi è in difficoltà.

La scuola del 2000 mira a creare senso di appartenenza e consapevolezza del domani, privilegiando la comunicazione come strumento di integrazione del singolo nella moltitudine. E la comunicazione per eccellenza è quella dell’informazione in tempo reale, quella che amplia i suoi orizzonti nell’universo della rete, che offre spunti di approfondimento sui problemi dell’attualità con un solo click del mouse.

Per questo è nato Lèttore,  il giornale on line del nostro istituto, perché potesse essere ancora più  facile la comunicazione, l’informazione, la collaborazione: la forza della parola anche contro silenzio ed emarginazione.

Il giornale Lèttore presta voce agli studenti del tecnologico di Milazzo  ma apre la porta agli allievi di tutte le scuole della provincia: perché mettere alla prova la padronanza degli strumenti comunicativi e la gestione sicura e consapevole  della rete è la soluzione ideale per la crescita dei nostri ragazzi . Gli allievi che scrivono per il giornale della scuola scoprono quanto possa essere positivo esprimere se stessi, dare voce ai propri pensieri, prendere posizione in un mondo assolutamente  problematico.

Secondo la Corte di Cassazione i limiti del diritto di cronaca sono verità,  continenza e pertinenza: ma nell’ambito di un giornale realizzato da giovani studenti, aggiungerei anche collaborazione e spirito di identificazione in una società che, proprio nelle nuove generazioni, ha riposto le sue ultime speranze in un futuro migliore.

E ’ questa la scuola del futuro o forse è questa la scuola che noi docenti avremmo voluto frequentare nel nostro passato, più o meno remoto che sia.

Annarita Formica

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